James R. Clapper, ex direttore della National Intelligence, ha dichiarato questa mattina di giudicare il licenziamento del direttore dell’FBI, James Comey, molto inquietante e che il sistema di pesi e contrappesi in vigore nel paese sono “sotto attacco” da parte del Presidente Trump.
Ora tutti conoscono Cappler e sanno che forse, dopo crooked Hillary è il più famoso bugiardo degli Stati Uniti, essendo stato preso con le dita nella marmellata quando nel 2013, sotto giuramento, negò di aver registrato milioni di telefonate degli americani.
Giusto fino a due giorni fa affermava che non erano state trovate evidenze di un coordinamento tra i russi e Trump per vincere le elezioni americane. Ora, improvvisamente, fa questa gravissima dichiarazione con la quale accusa i russi di aver condotto un attacco vincente contro gli Stati Uniti e Trump di essere un pericolo per le istituzioni.
Evidentemente dal quartier generale dal quale anche lui prendeva gli ordini prima di andare in pensione è partito l’ultimo disperato tentativo di fermare la verità. Ormai solo i democratici fanno finta di non saperlo, ma la loro inchiesta è finita nella spazzatura. L’America ora vuol sapere della banda dei sette.