L’ex direttore dell’FBI, James Comey, nella sua deposizione di fronte alla commissione Intel del senato ha chiarito che il presidente Trump “non è mai stato un soggetto esplicito dell’inchiesta sulle interferenze della Russia nella campagna elettorale del 2016”, ha scritto Tom LoBianco della CNN.
Soggetto esplicito? Che vuol dire? Che Trump era un soggetto implicitamente sotto inchiesta? No, questo è il contrario di quanto Comey ha scritto chiaramente nella sua memoria: Trump non è mai stato sotto investigazione.
Quando gli è stato chiesto per quale motivo non avesse mai rifiutato di rimanere, da solo con Trump, ha risposto con una una scusa puerile e ridicola: che non ebbe il coraggio di contraddire il Presidente. Ma come, il numero 1 dell’FBI si va a nascondere sotto le sottane della mamma per la paura?
Non è un caso che da quel momento in poi Comey ha perso la sua calma olimpica ed ha inanellato una bugia dietro l’altra, fino a diventare autolesionista rivelando che la fonte anonima che passò le sue memo al New York Times era lui stesso ma mandò al suo posto, per evitare pubblicità, un amico, un professore della Columbia University. Povero BoBo, anche codardo e pronto ad usare un amico, per raggiungere la sua vendetta: il professore rischia il posto e la prigione!
I democratici hanno tutto l’interesse ad utilizzarlo ma quando non servirà più, lo butteranno via come un limone spremuto, trovando qualche altra storia per fare ostruzionismo a Trump.
Per ora i risultati sono questi:
- Trump ha detto la verità.
- Non ha ostacolato l’inchiesta sulla Russia.
- Non esistono evidenze di una collusione tra Russia e Trump.
- James Comey non è quell’integerrimo funzionario che cerca di apparire
- James Comey aveva i suoi interessi personali per comportarsi come un doppiogiochista
- James Comey verrà, probabilmente accusato di falsa testimonianza.
- E probabilmente verrà aperta un’inchiesta su Loretta Lynch, i coniugi Clinton e Barak Obama
Questo è quanto. Naturalmente i democratici e i loro media fanno finta di non aver capito e continuano con il loro mantra.
Un’ultima cosa a proposito delle cene “one on one” tra Trump e Comey: mi sarei aspettato che almeno un senatore avesse chiesto se, arrivati al dessert, Comey avesse avuto un solo scoop di gelato e Trump due.