I liberal-democratici sono sempre più confusi e nel caos. Ormai sono solo dei pupazzetti che Trump si diverte a far reagire come vuole lui. Sopravvivono solo nella speranza dell’intervento taumaturgico del super magistrato Robert Mueller, convivendo con l’incubo di essere risvegliati da Rudy Giuliani, masticati e inghiottiti dalle sue dentiere.
I liberal-democratici non sanno di essere sullo stage di un reality in cui c’è di tutto: dalle porno-dive ai senatori in mutande, dai faccendieri compagni di merende ai fabbricanti di menzogne, dai macartisti sopravvissuti alla fine della guerra fredda ai servizi segreti che confezionano salaci dossier e prove false per distruggere il Presidente.
Il Titanic sta affondando, ma nessuno si preoccupa realmente: ognuno ha la sua parte nella commedia e nell’arte di arrangiarsi gli americani hanno superato anche gli italiani. Ma in fondo al tunnel non c’è l’uscita dall’inferno. C’è solo la caduta di un impero, la fine di un sogno, il muro del pianto.