Il ritorno di Obama segna il punto più basso dell’identità del Partito Democratico, che aldilà della resistenza, dell’ostruzionismo, dell’opposizione cieca, bugiarda e autolesionista non ha saputo andare, lasciando sul campo di battaglia un unico vincitore, il Presidente Trump, anche se ogni giorno, come disperati, i sedicenti liberaldemocratici cercano di usare altra benzina da buttare sul fuoco, nella speranza di alimentare una opposizione senza quartiere.
Ogni giorno i pundit dei media rinnovano la speranza di vedere il Presidente nella polvere facendosi cullare dalla speranza di un suo passo falso, riciclando vecchie storie usurate, alimentando una continua caccia alle streghe. Anche il ritorno di Obama non aiuta il recupero della lucidità da parte dei democratici ed alimenta la divisione interna del partito. Si intravedono tempi bui ed elezioni a medio termine i cui risultati saranno ben diversi da quelli sperati.
Non ci credete? Pensate che lo Speciale Counsel, Robert Mueller, sistemerà le cose a favore dei democratici? Lasciate ogni speranza voi che entrate: l’inchiesta sulle collusioni con i russi è a un vicolo cieco e la ruota della fortuna cambierà direzione.