A Napoli si giocherebbero sicuramente il terno: 35- 28 -22. Sulla nuova ruota di Washington, D.C.. Siamo infatti alla terza revisione, al ribasso, del PIL statunitense nel terzo trimestre 2009. Ricordate quando a fine Ottobre venne annunciato dal governo il PIL in crescita del 3,5%, notizia salutata come il segnale della ripresa economica e conContinue reading “Numeri al lotto”
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Contrordine compagni (di merende)
Come c’era da aspettarsi, il dato della crescita nel terzo trimestre negli Stati Uniti è stato rivisto al ribasso, e non di poco. Alla fine di ottobre il Bureau of Economic Analysis (BEA), aveva dato il Pil americano in crescita del 3,5%, ma oggi ci fanno sapere che avevano scherzato: la crescita è del 2,8%.Continue reading “Contrordine compagni (di merende)”
Il Pil “reale” è negativo
Dopo i festeggiamenti di ieri le borse sembrano tornare con i piedi per terra. Avevamo già visto prima della diffusione dei dati riguardanti il Pil americano che si trattava comunque di una ripresa “drogata”, sostenuta non da una domanda reale bensì dagli stimoli del governo e da fattori fisiologici. Oggi abbiamo qualche dato in piùContinue reading “Il Pil “reale” è negativo”
Non è una ripresa normale
Il Bureau of Economic Analysis (BEA), l’Agenzia federale fonte ufficiale delle statistiche economiche, si prepara oggi a diffondere i dati trimestrali del Prodotto interno lordo americano che dopo quattro trimestri negativi dovrebbe tornare al segno positivo. Gli economisti si aspettano una crescita del 3.2% al tasso annualizzato, dopo la contrazione dello 0.7% del secondo trimestre.Continue reading “Non è una ripresa normale”
La pelle dell’orso
Le dosi massicce di droga e ottimismo immesse nei mercati sembrano svanire lentamente. In questi giorni fanno irruzione ancora dati macroeconomici che smentiscono gli annunci trionfali di banchieri centrali e capi di governo che davano per morta e sepolta la recessione. Qualcuno si è venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Per noi nonContinue reading “La pelle dell’orso”
Eurorimbalzo, esultanza prematura
Questo grafico, via Paul Krugman, dovrebbe far tornare con i piedi per terra tutti quelli che in questi giorni hanno esultato e suonato le trombe perchè il Pil di Francia e Germania è tornato leggermente a salire. Qui sono comparati i Pil di Stati Uniti e Germania (GDP sta per Gross Domestic Produict – ProdottoContinue reading “Eurorimbalzo, esultanza prematura”
Pil americano peggio, non meglio, delle attese
The King Report fa le pulci ai dati forniti dal Dipartimento USA del commercio e spiega con metodo matematico come il Pil americano sia stato peggio, e non meglio, come tutti si sono affrettati a commentare, delle attese. Come è possibile che meno 1% sia peggio di meno 1,5%? Presto detto: Fatto pari a 100Continue reading “Pil americano peggio, non meglio, delle attese”
Crescita e disoccupazione
Dunque il Pil americano a -1% nel secondo trimestre invece che a -1,5% è un segnale che fa sperare in una ripresa vicina. Quanto meno che è terminata la caduta libera dell’economia. Tuttavia ci sono altri segnali negativi che fanno essere prudenti i non iscritti al club degli inguaribili ottimisti. Continuano a contrarsi gli investimentiContinue reading “Crescita e disoccupazione”
Quando i dati sul Pil diventano un’opinione
Il Dipartimento del Commercio Usa ha reso noto che nei tre mesi da aprile a giugno l’economia a stelle e strisce si è contratta dell’1%, flessione meno marcata rispetto al -1,5% stimato in media dal mercato. Rullano i tamburi degli inguaribili ottimisti: la recessione è agli sgoccioli, strillano! Tuttavia, come sottolinea Beatotrader nel suo blogContinue reading “Quando i dati sul Pil diventano un’opinione”
Per fortuna che c’è “papi”
Il prodotto interno lordo dell’Italia è calato nei primi tre mesi dell’anno del 5,9% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Dati tanto negativi non si registravano dal 1980, cioè dall’inizio della serie storica. Peraltro, quattro trimestri consecutivi di calo non si vedevano dal 1992-1993, quando i cali furono sei, ma di minori entità. Sulla baseContinue reading “Per fortuna che c’è “papi””